IMG 20210518 WA0000

IMG 20210518 WA0001

IMG 20210518 WA0003

IMG 20210518 WA0004

 

 

 

 

Ormai 22 anni fa, il 24 Maggio del 1999, moriva all’ospedale di Niguarda a Milano, l'Agente Scelto della Polizia di Stato Vincenzo Raiola, in servizio presso la Questura di Milano.

Il tragico epilogo di un conflitto a fuoco con un gruppo di rapinatori in Via Imbonati, a Milano, che ha causato una gravissima ferita alla testa.

Alle 5 del mattino del 14 maggio una banda di rapinatori armata di fucili d'assalto ed esplosivi militari, assalì un furgone portavalori appena uscito dal deposito di un istituto di vigilanza in Via Bovio, una strada laterale di Via Imbonati nel nord milanese.

Nelle fasi concitate della rapina, giungevano gli equipaggi della Polizia di Stato e dell'Arma dei Carabinieri, che vennero accolti da raffiche di mitra che non non risparmiarono nemmeno le autovetture civili e un autobus di passaggio.

Per farsi strada e scappare a bordo di due autovetture hanno utilizzato anche alcuni candelotti fumogeni.

Nel conflitto a fuoco rimasero feriti anche altri agenti della Polizia di Stato, Carabinieri e perfino dei civili.

Le auto dei rapinatori attraversarono il quartiere di Dergano per poi imboccare nuovamente in Via Imbonati, qualche centinaio di metri più a nord.

Fu qui che i rapinatori si trovarono davanti alle Volanti Comasina e Niguarda , che stavano sopraggiungendo sul luogo della rapina.

I rapinatori alla vista degli agenti immediatamente aprirono il fuoco, ferendo tre di loro, tra i quali l'agente scelto Vincenzo Raiola, gregario della Volante Comasina, colpito da un proiettile alla testa.

Quindi i rapinatori fuggirono definitivamente in direzione di Viale Enrico Fermi, abbandonando le auto in due paesi dell'hinterland milanese.

L'Agente Scelto Vincenzo Raiola, venne trasportato immediatamente all’ospedale di Niguarda in condizione disperate, in coma irreversibile.

Durò 10 giorni la speranza, prima che cessasse di vivere Vincenzo Raiola. Un assalto tremendo come testimoniato dai bossoli ritrovati sul luogo; ben 217 bossoli di arma da fuoco esplosi dai rapinatori.

Dopo una settimana dalla rapina erano ancora visibili, in via Imbonati e nelle strade limitrofe, i segni dello scontro a fuoco (auto trapassate dalle pallottole, fori di proiettile sulle pareti delle abitazioni e negozi).

Le indagini scattarono immediatamente dopo l'assalto e portarono all'individuazione da parte della Squadra Mobile del gruppo di fuoco responsabile della vile aggressione, ma gli arresti scattarono solo a luglio, per permettere di assicurare alla giustizia l'intera banda, compresi due carabinieri corrotti. La banda era composta da ex terroristi di sinistra, pregiudicati per reati di mafia e criminali comuni.

Tre degli assassini ricevettero la condanna all'ergastolo, confermata in Cassazione. Il basista della tentata rapina al furgone portavalori non è mai stato individuato. L'Agente Scelto Vincenzo Raiola era stato in servizio al Compartimento di Polizia Ferroviaria di Milano, prima di ottenere il trasferimento alle Volanti. Lasciò i genitori, il fratello e la fidanzata.

La Scuola Allievi Agenti della Polizia di Stato di Trieste è stata intitolata alla sua memoria.

yotubelogo

 150524-Lettera in ricordo di Vincenzo Page 1

 150524-Lettera in ricordo di Vincenzo Page 2

150524-Lettera in ricordo di Vincenzo Page 3