Il SAP non è mai stato amante delle polemiche fine a se stesse.

La posizione sugli “steward urbani”  è molto semplice e chiara, come lo era stata anni fa per le “ronde” cosa ben diversa da quello che oggi è stato normato e previsto per legge.

Deve essere chiaro che non siamo contrari ad una “sicurezza integrata”.

Ogni cosa utile e legale che può concorrere alla sicurezza del cittadino è ben accetta, fermo restando che non si devono confondere o sostituire i ruoli.

La sicurezza è compito delle forze di polizia, lo abbiamo detto nel corso degli anni e lo ribadiamo anche oggi.

Ciò non toglie che può essere un aiuto anche la presenza di queste nuove figure, come lo sono  le telecamere, basti pensare che da anni si stanno utilizzando gli “steward negli stadi”, che hanno contribuito oltretutto anche a ridurre i costi alla collettività.

Una sicurezza integrata che però deve necessariamente fare i conti e non distogliere da quello che è “il peccato originale”: la carenza del personale che oggi colpisce in maniera importante la Polizia di Stato e le altre forze dell’ordine.

Proprio in questi giorni il Capo della Polizia ha nuovamente rilanciato l’allarme della gravissima  carenza che oggi sul territorio conta quasi 20 mila unità in meno solo della Polizia di Stato.

Una carenza che il SAP sta denunciando da più di 5 anni in totale solitudine, “controcorrente” con chi sosteneva le “razionalizzazioni” o la “ridistribuzione” del personale, negando quasi la necessità di arruolare nuove “forze” soprattutto giovani.

Nel 2015, il SAP ha denunciato nel corso del Consiglio Comunale straordinario sulla sicurezza del capoluogo giuliano, una mancanza di organico di 250-300 unità solo a Trieste: alcuni trovavano “surreale” questa nostra posizione, che però era supportata da dati oggettivi.

Tutto d’un tratto queste necessità che il SAP continua a denunciare e chiedere ancora oggi sono state “comprese” anche da molte forze politiche, anche quelle responsabili del disastro in cui oggi ci troviamo e per il quale ci vorranno molti anni prima di poter recuperare.

Ben venga allora ogni aiuto che concorra alla sicurezza, senza dimenticare quale sia la priorità di oggi, quella di dare nuovi operatori alle forze dell’ordine.

Oggi abbiamo bisogno di molte cose ed il SAP nel suo spirito autonomo continuerà nella sua azione, anche fortemente critica, come quando recentemente, anche in quell’occasione in controcorrente e in solitaria (come il Capo della Polizia evidenziò), si schierò contro l’inutilità della spesa di milioni di euro per l’introduzione di nuovi distintivi di qualifica in un momento storico così difficile, tanto da avere la difficoltà perfino di “vestire” gli attuali e futuri operatori di polizia con una divisa.

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