Neanche una settimana fa il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, nella sua visita a Trieste per discutere della “Rotta balcanica” e per fare un punto della situazione su questo tema, aveva promesso “un imminente  rafforzamento” di uomini per poter contrastare il fenomeno migratorio.

Stiamo ancora aspettando e non sappiamo nemmeno quale siano le consistenze di questi rinforzi, in termini numerici, mentre anche oggi la Polizia di Frontiera di Trieste è stata impegnata ad un rintraccio consistente di migranti che hanno varcato il territorio nazionale clandestinamente, molti dei quali si sono dichiarati minori.

Dopo le parole della settimana scorsa del Capo del Viminale, ancora un nulla di fatto su un aumento di uomini.

L’ennesimo rintraccio copioso di oggi ripropone più che mai la necessità che si rivedano gli accordi bilaterali italo-sloveni sulle riammissioni che si stanno rivelando un buon strumento di contrasto al business dell’immigrazione clandestina.

Servono regole più snelle per poter agevolare un numero ancor più maggiore di riammissioni rispetto a quelle che si effettuano oggi.

Rivedere gli accordi ormai datati e renderli attuali alle esigenze di questi tempi è ormai prioritario

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