Inaccettabile per Pasquale Rotta, padre dell’Agente ucciso a Trieste Pierluigi Rotta, l’ipotesi che il dominicano, possa essere considerato, in base all’ultima perizia richiesta, incapace di intendere e quindi che possa risultare non imputabile saltando a piè pari il processo. Per l’ex Sovrintendente di Polizia, in pensione da 6 anni, non ci sono dubbi. L’intenzionalità c’era ed è stata palesata dal video che tutta Italia ha potuto visionare.

Ci è sembrato opportuno dargli voce perché questa richiesta di giustizia arrivi il più lontano possibile. Una voce rotta dall’emozione, ma che ci racconta con lucidità e fermezza l’uomo, l’agente e ciò che spera accada.

“Qui bisogna che intervenga lo Stato per dire “lo Stato c’è davanti alle ingiustizie”, difendendo i suoi uomini nel momento in cui non solo perdono la vita ma la perdono compiendo il loro dovere. Il signor Rotta è un fiume in piena e senza filtri ha raccontato del rapporto con suo figlio e di come sta vivendo questa fase processuale.

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