All’indomani di ogni attentato ci si ricorda del pericolo terrorismo e si pone l’attenzione nell’innalzare la soglia di sicurezza e spesso si invoca l’utilizzo dei militari per questi scopi.

Il Prefetto di Trieste ricorda la “ritirata” da Trieste di 20 dei 35 militari impegnati nell’operazione «Strade sicure», disposta nel giugno dello scorso anno dall’allora Ministro degli Interni Angelino Alfano e più volte denunciata e criticata dal SAP.

C’era un cessato allarme per giustificare questo provvedimento?

Noi riteniamo di no!

Soprattutto in una zona di frontiera strategica come quella del capoluogo giuliano che, con l’arrivo della bella stagione, ma anche di un possibile accordo con la Libia e un conseguente blocco sul Mediterraneo, potrebbe spostare l’attenzione dei “trafficanti di uomini” nelle nostre zone.

Ormai è noto che da tempo il SAP chiede un rinforzo di uomini e mezzi delle forze dell’ordine (che a differenza dei militari vengono formati per la sicurezza del territorio nazionale e non in scenari di guerra) per poter far fronte alle carenze causate dal blocco del turn-over ancora in atto dal 2009: nelle nostre zone bisogna ancora garantire al meglio la sicurezza e contrastare le minacce, mai cessate, che ci affliggono.

Purtroppo tutti i Governi che si stanno susseguendo negli ultimi anni non dedicano le necessarie “attenzioni” alla sicurezza rendendo impossibile il necessario rinforzo soprattutto in questo periodo storico.

Fare e dare sicurezza significa non solo far circolare le pattuglie nella città con le “luci blu accese”, ma soprattutto mantenere efficiente la “macchina sicurezza” con uomini e mezzi adeguati.

Il supporto dell’esercito può essere utile in una situazione di emergenza, ma quando questa è prolungata nel tempo e diventa “normalità” proprio come in questi tempi sia sul fronte terrorismo che su quello dell’immigrazione, allora sarebbe davvero opportuno colmare tutte le lacune dell’apparato delle forze dell’ordine perché ne va della sicurezza di tutti.

Per rimettere in moto seriamente la “macchina della sicurezza” serve iniziare da subito l’arruolamento di nuovi poliziotti, professionalmente preparati per questi compiti, ricordando a tutti non le parole del SAP ma quelle del Capo della Polizia che segnalava che non verrà arruolato nessun poliziotto fino al  2018, nonostante molti andranno in pensione.