Siamo molto preoccupati perché il consulente della Corte d’Assise ha ritenuto l’imputato non capace di intendere e volere.

C’è la concreta possibilità, ove la Corte d’Assise accettasse questa soluzione, che l’omicida sfugga al processo in quanto non imputabile, con l'unica conseguenza di sottostare ad una misura di sicurezza.

Tra pochi anni, tra pochissimo, questo individuo malgrado sarebbe perciò di nuovo in strada e potrebbe nuovamente essere protagonista di azioni atroci.

Nessuna scusante e nessuna attenuante deve essere concessa all’autore di questo orrendo duplice  omicidio.

La massima solidarietà del SAP va verso le famiglie; staremo vicino a loro fino alla fine e saremo pronti a percorrere tutti i passi possibili affinchè sia fatta veramente giustizia.

Fin dal primo momento il SAP ha partecipato ad ogni atto di questa dolorosa vicenda.

Non vi è da parte nostra alcuna volontà di vendetta, ma solamente una richiesta di una reale giustizia, invocata da tutti ed espressa anche dal Capo della Polizia nel primo anniversario della morte dei “Figli delle stelle”.

Se ciò non dovesse accadere, bisognerà fare un’attenta riflessione su quello che si intende e si vuole dalla “giustizia” in questo Paese.

 

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