ESULTARONO SUI SOCIAL NEL 2019 PER OMICIDIO DEMENEGO E ROTTA: CONDANNA CONFERMATA
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È stata confermata la condanna nei confronti di due utenti che il 4 ottobre del 2019 sui social avevano esultato per la brutale uccisione di Matteo Demenego e Pierluigi Rotta. Nell’ambito del procedimento penale, il SAP –nella figura del Segretario Generale, Stefano Paoloni – si era costituito parte civile.
In risposta a un post pubblicato su Facebook, insieme a un altro utente i due avevano commentato con frasi offensive, cariche di odio e disprezzo, l’omicidio dei due agenti presso la Questura di Trieste. La sentenza dei giorni scorsi, quindi, ha confermato quella emessa precedentemente dal Tribunale di Palermo, nel maggio del 2023, e per la quale i due imputati avevano fatto ricorso in appello.
Adesso, oltre alle spese del grado di giudizio, i due dovranno rifondere alla parte civile le spese sostenute per la partecipazione al giudizio di appello. Gli altri due imputati, invece, non avevano presentato appello.
“L’azione messa in campo dal SAP – ha spiegato Paoloni – è stata finalizzata a tutelare la dignità di due eroi, fedeli servitori dello Stato, che nell’adempimento del dovere hanno sacrificato il bene prezioso della loro vita. Riteniamo che questi ‘leoni da tastiera’ abbiano meritato di rispondere penalmente e civilmente delle loro azioni ignobili”.
PORTO VECCHIO, TAMARO (SAP TRIESTE): L’IMMIGRAZIONE INCONTROLLATA PROVOCA EFFETTI COLLATERALI
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«L’immigrazione clandestina e quella incontrollata provoca anche questi effetti collateri, quindi non solo un problema dei nostri confini ma anche un problema di criminalità nella nostra città e i fatti di cronaca lo dicono quotidianamente. Inoltre ormai la cultura del coltello oggi purtroppo è quotidianità e anche le modalità di intervento delle forze dell’ordine devono cambiare proprio perché ci troviamo di fronte a delle persone che spesso possono avere questa potenzialità pericolosa» queste le parole del Segretario del SAP di Trieste, Lorenzo Tamaro, intervistato da Medianordest sulla grave situazione del porto vecchio della città.
RIAMMISSIONI MIGRANTI, TAMARO (SAP TRIESTE): UN ACCORDO CHE VA MIGLIORATO PER RENDERLO POSSIBILE ED EFFICACE
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Sull’incontro avvenuto tra il Ministro degli Esteri Antonio Tajani e il Ministro sloveno degli Esteri Tanja Fajon è intervenuto, con una nota, il Segretario del SAP di Trieste Lorenzo Tamaro: «Accogliamo con favore l’intenzione trapelata dall’incontro che si è svolto a Brdo, vicino Lubiana, tra il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani e il vice primo ministro e ministro sloveno degli Esteri Tanja Fajon, di rafforzare la collaborazione tra Italia e Slovenia sulla questione sicurezza e migranti. La cooperazione tra Stati e lo scambio di informazioni tra le Polizie è fondamentale nella lotta contro il traffico di esseri umani, droga ed armi. Bene anche l’intenzione di portare avanti attività congiunte di Polizia. Di rilevante importanza la questione riammissioni. L’intenzione di applicare l’accordo riammissione è fondamentale per poter contrastare con più incisività le organizzazioni criminali che ogni giorno si arricchiscono sulle spalle dei migranti. Affinché le riammissioni possano risultare efficaci sarà però necessario stabilire protocolli chiari affinché queste possano essere messe in atto e possano produrre un risultato positivo. Un accordo che va quindi migliorato e adeguato alle necessità del tempo. Fondamentale poi la cooperazione con gli altri Paesi dei Balcani occidentali al fine di poter dare delle risposte concrete nell’ambito dell’immigrazione clandestina. L’immigrazione clandestina è un problema europeo e non va lasciato al singolo Stato. Va affrontato assieme congiuntamente, chiudendo la porta all’irregolarità direttamente ai Paesi, frontiere esterne, che non aderiscono al trattato di Schengen. Di fondamentale importanza sarà poi aumentare e stringere accordi sempre più solidi anche con la Croazia al fine di creare un unico fronte comune».
GIOVANE ACCOLTELLATO A TRIESTE, TAMARO (SAP): LA SITUAZIONE È PREOCCUPANTE
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Nel pomeriggio di ieri un giovane di origini kosovare è stato accoltellato alla schiena in largo Bonifacio nelle vicinanze di viale XX Settembre a Trieste, una zona altamente frequentata da giovani e famiglie.
Sulla situazione sicurezza in città e sulla ‘cultura del coltello’ è intervenuto il Segretario provinciale del SAP di Trieste, Lorenzo Tamaro chiedendo l’aumento degli organici e maggiori strumenti giuridici: «La ‘cultura’ del coltello, dell’aggressione, della missione punitiva ormai è quotidianità. È un problema che si manifesta in tutte le città, che vede quasi sempre come autori stranieri spesso irregolari, uno scenario al quale Trieste non era proprio abituata. Un fenomeno che determina chiaramente un’accoglienza che non è seguita da un’integrazione e rispetto delle regole della nostra società civile. Più di un anno fa il SAP aveva invocato un cambio di passo dopo le numerose risse che si erano susseguite in quel periodo. Fummo accusati da qualcuno di volere ‘uno stato di Polizia’ e che ciò era ‘sconcertante e pericoloso’. Oggi dopo gli ennesimi e continui gravissimi fatti di cronaca, le nostre richieste e parole trovano un triste riscontro di verità e necessità».
Il segretario ha poi evidenziato come sia assolutamente necessario incrementare gli organici: «È necessario arruolare molti più agenti, per aumentare il numero di operatori di Polizia e ringiovanire le piante organiche, ma serve dare a loro quelle garanzie funzionali per essere efficaci nel contrastare queste azioni criminali e il tutto deve essere accompagnato da una giustizia diversa da quella attuale».
TAMARO (SAP TRIESTE) A TELE QUATTRO: LA CARENZA DI ORGANICO È UNA VERA EMERGENZA IN TUTTA ITALIA
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“Oggi sicuramente la vera emergenza è la mancanza di personale, di organico” ed è necessario “un ricambio generazionale, quindi, che ci siano più assunzioni di giovani”. Lo ha detto il Segretario provinciale del SAP di Trieste, Lorenzo Tamaro, intervistato da Tele Quattro. “Ovviamente i tempi stanno cambiando – ha ricordato Tamaro – e abbiamo bisogno di giovani che portino anche la loro mentalità al passo con i tempi. Va benissimo l’esperienza dei cosiddetti ‘vecchi'”, ma oggi servono anche i giovani.
Il problema della carenza di organico, ha precisato il Segretario provinciale, non riguarda solo la città di Trieste, ma ogni provincia d’Italia.