Nell’ultimo anno lungo la ‘rotta balcanica’ si è registrato un drastico calo del flusso migratorio conseguente ai controlli più stringenti, determinati dalla sospensione del Trattato di Schengen e di un dispositivo di sicurezza messo in atto con un notevole rinforzo di uomini.
Il Segretario provinciale del SAP di Trieste, Lorenzo Tamaro, ne ha parlato durante l’approfondimento del telegiornale di Tele4 evidenziando: «Un maggiore controllo, come avviene oggi rispetto al passato, è un deterrente. I risultati non sono soltanto le persone meno rintracciate, ma anche gli arresti dei ‘passeur’ che sono in notevole aumento. Più controllo vuol dire dare un colpo alla criminalità organizzata che si occupa proprio della tratta di esseri umani».
Durante l’approfondimento si è discusso non solo delle condizioni di lavoro difficili per gli agenti di Polizia impegnati nel servizio, soprattutto per questioni logistiche in quanto molti agenti sono aggregati da altre province d’Italia; ma anche di carenza di organico e della recente approvazione dell’emendamento che prevede l’uso delle bodycam per gli appartenenti alle forze di Polizia durante le attività di servizio. Al riguardo il Segretario provinciale ha espresso soddisfazione poiché quella delle bodycam è una battaglia che il SAP porta avanti da tempo: «È una vittoria e avere la bodycam su tutte le divise è un’operazione di trasparenza e verità. Potremo filmare tutto ciò che accade durante un’azione di Polizia e difenderci dalle false accuse che spesso ci vengono mosse. Una battaglia che noi del SAP abbiamo iniziato nel 2013 con le spy pen. Sono passati ben 11 anni ma non ci siamo mai fermati e finalmente abbiamo raggiunto questo risultato».