TRIESTE - Simon Carfi è il nuovo segretario provinciale del Sindacato autonomo di polizia. La sua elezione è stata sancita durante il X congresso della sigla sindacale tenutosi nei giorni scorsi a Trieste. Preceduto dal convegno che ha avuto come tema la salute mentale nel lavoro quotidiano della polizia, il congresso ha indicato tra i membri della nuova segreteria anche Marco Satalino come segretario aggiunto, mentre le cariche di vice sono andate a Gianluca Bisiani, Manuel Adotti, Lawrence Dilena e Marco Scardina. Finisce quindi l'era di Lorenzo Tamaro come segretario provinciale - è in pole invece per la scalata alla segreteria regionale, dove Tamaro è già segretario aggiunto -, che dopo 16 anni lascia il timone a Carfi.
L'operato nei tre mandati
"Sedici anni di attività sindacale che hanno coinciso con un periodo difficile per le forze di polizia - ha detto Tamaro nella relazione introduttiva - e con politiche profondamente sbagliate e che hanno messo a dura prova la sicurezza nel nostro Paese. Ci siamo sentiti abbandonati da chi invece avrebbe dovuto capire quanto alto è il nostro ruolo, quella della difesa della sicurezza". Anni di battaglie "troppo spesso in solitaria" e che hanno prodotto risultati significativi nel corso dei tre mandati. "Oggi la carenza di organico è la prima vera emergenza nella polizia, non solo di Trieste ma di tutta l'Italia".
I commissariati: un nodo significativo
Le politiche di tagli hanno portato, secondo Tamaro, alla riduzione dell'operatività di commissariati come quello di Rozzol Melara, nato all'interno di una realtà sociale complessa, fatta di contrasti di periferia e fragili socialità. "Ci aspettiamo arrivi la sua chiusura, ma sarà un arretramento della sicurezza sul territorio" ha detto Tamaro. Anche il polo di San Sabba oggi "è in forte affanno" con un "crescente aumento delle pratiche da trattare", non ultimo quelle previste dal nuovo codice della strada di ispirazione salviniana. Nella polizia di Trieste manca l'unità cinofila - impensabile in una città di confine crocevia di importanti traffici di droga -, come pure un numero sufficiente di agenti della Polfer, nel cuore della stazione ferroviaria.World Plus: bonus fino a 360€ entro il 31.01.25 e costi di commercializzazione dimezzati.
Immigrazione, confini e contratti
La sospensione di Schengen, avvenuta dopo l'attacco di Hamas a Israele, era stata proposta dal Sap prima degli avvenimenti in Medioriente. "I risultati non sono mancati, la decisione ha evidenziato quanto sia necessario progettare una logistica diversa da quella attuale. Serve - ha ricordato il segretario uscente - una visione più ampia, perché la polizia di frontiera già oggi è ben al di sotto delle 120 unità previste". Tamaro poi rivendica "la firma per il rinnovo del contratto di lavoro 2022-2024, la conferma del turnover nel 2025 al 100 per cento e il no definitivo al trattenimento in servizio fino a 70 anni per la polizia".
Le aggressioni e il tema della violenza
Oltre a ciò, il Sap aveva portato avanti alcune battaglie storiche del sindacato come spy pen e body cam. "L'ultimo decreto sicurezza sembra accogliere queste richieste, con l'utilizzo delle body cam su tutte le divise". Al grido di "chi difende i difensori", Tamaro ha concluso il suo intervento sottolineando l'importanza delle sfide future: "Aprire l'area negoziale dirigenziale e una previdenza dedicata, così da arginare le penalizzazioni sulle pensioni". Infine, un cenno è stato rivolto anche all'operazione, condivisa con il sindacato dei sanitari Fials, per il posto di polizia presso l'ospedale di Cattinara. Un tema, quello delle aggressioni al personale, che ha visto i due sindacati produrre una linea comune anche e soprattutto frutto di una condivisione nata dall'autonomia sindacale.
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Al Sap finisce l'era Tamaro: eletti i vertici, Carfi nuovo segretario
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