Oggi il SAP rappresentato dal suo Segretario provinciale Lorenzo TAMARO è stato ricevuto assieme al SIULP dal nuovo Prefetto di Trieste Dott.ssa Francesca Adelaide GARUFI.
Un incontro che il SAP ed il SIULP, i sindacati maggiormente rappresentativi a livello nazionale, hanno chiesto in forma congiunta per rappresentare con forza il malcontento degli uomini e delle donne della Polizia di Stato per il senso di abbandono percepito da parte delle istituzioni nei confronti di chi quotidianamente è a servizio dello Stato e delle Istituzioni stesse.
Un sentimento amplificato dagli ultimi avvenimenti di O.P. di carattere nazionale che ha visto le istituzioni condannare a priori, senza accertamenti, l'operato di qualche singolo operatore e nessun provvedimento contro i "violenti devastatori"; ma anche il mancato rispetto della legge dello Stato che prevede la Specificità per questa professione, con le intenzioni del Governo sulla questione delle pensioni, del mancato turn-over e della carenza cronica di fondi da destinare al Comparto Sicurezza che si è fatto ancora più grave a causa dei tagli apportati.
In ambito locale, il SAP ed il SIULP hanno chiesto al Signor Prefetto, un intervento urgente affinché ci sia una più organica distribuzione del carico di lavoro tra le Forze di Polizia nell'ambito provinciale, in particolare che gli accompagnamenti di cittadini extracomunitari presso i CIE sul T/N non siano prerogativa esclusiva della Polizia di Stato, ma che sia fatta con il concorso di tutti.
Il SAP ed il SIULP, hanno chiesto inoltre una più equa distribuzione del personale nei sempre più numerosi e difficoltosi servizi di Ordine Pubblico e un miglior coordinamento per l'invio di personale qualificato per i rilievi degli incidenti stradali.
Il SAP ed il SIULP hanno espresso preoccupazione e contrarietà per quanto prodotto dal taglio alla spesa con il conseguente ridimensionamento di posti di polizia come ad esempio Rozzol-Melara, ritenendolo un arretramento della sicurezza ed un danno per il cittadino.
Il SAP ed il SIULP hanno denunciato il grave stato di disagio del personale della Polizia di Stato che quotidianamente opera in ambienti lavorativi con problemi strutturali, come ad esempio quello della Polizia di Frontiera di Fernetti e con problemi di carattere igienico sanitario derivato dalla scarsa pulizia di tutti gli uffici di polizia della provincia a causa del taglio del 30% del capitolo spesa dedicato a questo settore così importante per gli operatori di polizia, che sono a contatto con cittadini extracomunitari di etnie derivanti da tutte le aree geografiche del mondo, con tossicodipendenti, ecc. ecc., tutti soggetti a rischio e possibili portatori di malattie.
E' tempo di dare delle risposte concrete a tutte queste problematiche che si protraggono da troppo tempo!
