Il SAP esprime tutta la sua perplessità sulle modalità con cui continuano le indagini giudiziarie per accertare la verità sulle pratiche di trattenimento e successivo allontanamento dal T/N dei cittadini extracomunitari in stato di clandestinità.

Pur mantenendo tutto il rispetto nei confronti della Magistratura,  il SAP è seriamente preoccupato dovendo constatare che almeno una parte di essa sta scegliendo una linea incomprensibilmente dura nel vaglio di un’attività che la Questura e le altre Forze di Polizia svolgono da anni "alla luce del sole" con una prassi nota a tutti, mai messa in discussione nemmeno dalla  Magistratura stessa, laddove presunti atteggiamenti ideologizzati e discriminatori, non trovano alcun precedente, ma sono stati addirittura esclusi dalle testimonianze delle stesse Associazioni che operano nel campo umanitario.

Proprio per tutto questo riteniamo doveroso lanciare un appello alla Procura perché, pur continuando tutte le doverose verifiche a cui i poliziotti non vogliono sottrarsi, ripensi l’approccio e le modalità, valutando la responsabilità di creare una dannosa spaccatura con gli operatori di Polizia.

L’atteggiamento composto, ancorché fermo di tutti noi è sintomatico della trasparenza e della serenità dell’ambiente della Questura, ma ciò non toglie che la questione attorno a cui ruota tutta questa vicenda sia un’interpretazione delle norme.

Un metodo d'indagine che sta creando dei danni a quel dispositivo composto da sicurezza e giustizia, quotidianamente impegnato a garantire la tutela della cittadinanza e che tanti bei risultati ha portato e continua a portare.

 

          1                   1         1