ANCORA FONDINE ROTTE E MEZZI INADEGUATI: VOGLIAMO SICUREZZA PER I NOSTRI OPERATORI
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Ancora problemi con le dotazioni difettose.
Ancora una volta una fondina in “polimero” si spezza senza un particolare motivo e malgrado l’utilizzo corretto da parte dell’operatore, durante un normale servizio di pattugliamento da parte della Polizia di Frontiera.
Continuano quindi a rompersi le fondine in ogni reparto della Polizia ed ancora una volta è successo a Trieste.
Avevamo già chiesto che chi di dovere si assumesse le responsabilità e provvedesse quanto prima a cercare soluzioni per questo problema che evidentemente non è episodico e isolato.
Sono ormai note le criticità che più volte abbiamo denunciato, in questo caso si tratta però di mettere al più presto l’operatore di Polizia, tutti gli operatori di Polizia, nella condizione di poter svolgere il proprio servizio in sicurezza.
Vorremmo tanto che l’Amministrazione inoltre provvedesse a sanare questa ed altre situazioni già messe in evidenza dal Sindacato Autonomo di Polizia, come ad esempio i mezzi della Polizia di Frontiera che risultano ormai inadeguati dall’usura e dai chilometri percorsi, che ormai si aggirano attorno ai 230 mila per molti di questi.
Inevitabili quindi le frequenti rotture meccaniche ed i malfunzionamenti anche di piccole dotazioni quali luci interne, così importanti in zone buie e nelle ore notturne durante i controlli.
Ancora inascoltate poi, le richieste di fornire la Polizia di Frontiera di mezzi idonei, quali furgoni attrezzati con vetri separatori tra il personale e le persone rintracciate, per il loro trasporto negli uffici di Frontiera per le pratiche di identificazione e trattazione degli atti.
BUON SANTO NATALE DAL SAP TRIESTE
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Buon Santo Natale agli uomini e alle donne della Polizia di Stato ed ai loro cari.
Un particolare pensiero va a tutti coloro che durante queste festività saranno impegnati a garantire la sicurezza della nostra comunità, minacciata dalla criminalità e da possibili azioni terroristiche.
Un augurio particolarmente caloroso agli iscritti ed amici del SAP Trieste, ai cittadini e a tutti coloro che ci sostengono nelle nostre “battaglie” che hanno l’unico scopo di migliorare la Polizia di Stato, le condizioni lavorative dei suoi operatori per garantire un servizio migliore per il bene del Paese.
BUON NATALE!
CHIUSA DEFINITIVAMENTE LA SQUADRA NAUTICA DI TRIESTE
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Alla fine è giunto in questi giorni, il decreto del Capo della Polizia che sopprime le squadre nautiche e assegna i compiti, personale e mezzi (acquascooter per litorali, gommoni e barche per sommozzatori o vigilanza acque interne) alle Questure e ai Commissariati dei luoghi in cui avevano sede.
Quindi anche a Trieste si chiude definitivamente la questione Squadra Nautica!
Verranno assegnate alla Questura solamente due moto d’acqua per la vigilanza del litorale in periodo estivo ed in determinate occasioni.
È una scelta assurda, mai condivisa dal SAP che fin da subito ha osteggiato.
Una scelta questa, un’operazione di mero risparmio, un puro e semplice taglio lineare delle spese operato nell'ambito di quella ostinata e dannosa opera di ridimensionamento dell’apparato preposto alla sicurezza interna del Paese, che dà alla sola Guardia di Finanza l’autorità di andar per mare.
Non ci meraviglierà affatto se nel futuro sarà necessario ridare alla Polizia risorse per poter svolgere i propri compiti istituzionali anche in mare.
Questo è un altro effetto negativo della Legge Madia che in questi anni ha causato una riduzione così grave degli organici di Polizia e che con questo provvedimento in questi giorni ha sancito la morte definitiva della Squadra Nautica.
E’ di fatto riiniziato, quindi, l’eliminazione di centinaia di presidi di Polizia sul territorio e accorpamenti sotto le mentite spoglie delle razionalizzazioni, progetto sospeso per più di due anni ed ora “rispolverato” negli ultimi mesi.
Ciò potrebbe portare a Trieste l’unificazione dell’Ufficio di Polizia di Frontiera Marittima di Trieste con il Settore Terrestre di Trieste, con l’intento di “ottimizzare le risorse disponibili attraverso l’accorpamento dei rispettivi settori burocratici, con conseguente recupero di unità da destinare ai servizi operativi”.
Un provvedimento questo che se portato a compimento, di fatto non porterà alcun beneficio in termini di risorse da mettere sul territorio, in considerazione delle qualifiche, dell’età elevata degli operatori di polizia li impiegati e delle competenze che attualmente sono così diverse.
21 ANNI FA LA STRAGE DI NATALE AD UDINE
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L’atmosfera natalizia del capoluogo friulano tragicamente spezzata dal quel disumano gesto che non può essere dimenticato.
Era l’antivigilia di Natale, il 23 dicembre 1998, quando tre operatori di Polizia poco più che trentenni, in servizio presso la “Squadra Volante” della Questura di Udine, furono investiti dalla terribile esplosione di una bomba “confezionata” e posizionata sulla serranda di un negozio di telefonia, in pieno centro città.
L’atmosfera natalizia di Udine interrotta da quel gesto infame e vigliacco che aveva uno solo scopo: uccidere!
Un attentato che probabilmente aveva come obiettivo proprio gli operatori della Polizia, ancora una volta simbolo di legalità, della civiltà e dello Stato che hanno pagato con l’estremo sacrificio, in difesa della sicurezza, legalità e democrazia dell’Italia e delle nostre comunità.
Nello scoppio rimasero feriti anche un altro poliziotto e il titolare dell’attività commerciale.
Il SAP Trieste come ogni anno, anche in questi giorni di festa non dimentica Giuseppe Guido Zanier, Adriano Ruttar e Paolo Cragnolino