NUOVI AGENTI A TRIESTE, TAMARO (SAP TRIESTE): INTERVIENE SULLA QUESTIONE DEL PERSONALE
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Il 215° corso Allievi Agenti della Polizia di Stato è ormai volto al termine e le destinazioni dei neo-agenti coincidono con l’assegnazione per la provincia di Trieste di 12 operatori di Polizia.
Una buona notizia il loro arrivo, così sembra.
Purtroppo la verità è ben diversa e rischia di essere “mascherata” proprio da annunci trionfalistici sul loro arrivo.
Una ventata di gioventù, sia chiaro, è una buona notizia in considerazione del fatto che anche nella nostra provincia l’età media della Polizia di Stato si aggira attorno ai 50 anni.
Una vera emergenza, oggi , la Polizia di Stato conta un ammanco nazionale di 10mila unità e nel 2030 potrebbe arrivare ad un meno 40 mila operatori se al più presto non si correrà ai ripari.
Queste sono le gravi conseguenze della “spending review” e dai tagli apportati da politiche nefaste attuate negli anni scorsi che hanno causato danno ad un Comparto Sicurezza che oggi è in forte affanno.
L’arrivo di una decina di giovani poliziotti non dovrà trarre in inganno o illudere perché non riusciranno a compensare i 16 pensionamenti del 2021 ed i 19 colleghi che si apprestano ad andare in quiescenza entro il 2022, dato questo che riguarda solo la Questura di Trieste, senza contare il restante personale delle “Specialità” della provincia.
Un bilancio fortemente sfavorevole che mal si coniuga con le necessità dei nostri tempi: criminalità, pandemia, immigrazione, ecc.
Il tentativo ciclico e ridondante di allungare l’età pensionabile dei poliziotti per far fronte ad un organico sempre più impietoso, oltre a causare solamente il blocco del turnover, non sarebbe la soluzione giusta.
Questa professione necessità di “forze fresche” che siano al passo con i tempi ed in grado di contrastare le sfide del tempo al meglio della condizione fisica e mentale.
Piuttosto che allungare l’età pensionabile, servono concorsi per assunzioni straordinarie, serve rendere gli Istituti d’Istruzione, soprattutto quello di Trieste, nuovamente efficienti e ampliare la loro capacità formativa, al fine di sfornare al più presto ed in tempi brevi la Polizia del futuro.
Benvenuti a Trieste ai nuovi agenti, c’è però la necessità ora di programmare subito il futuro della Sicurezza in Italia.
La Polizia di Stato deve essere in grado di affrontare le emergenze e non essere protagonista in negativo di un emergenza strutturale.
“VERITA’ E GIUSTIZIA”: L’IMPORTANZA DELL’OCCHIO AMICO
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Una notizia importante quella dei giorni scorsi dell'arrivo delle body cam per il servizio di ordine pubblico, una battaglia che solamente il SAP, anche qui a Trieste attraverso una campagna provocatoria dal nome “Verità e Giustizia” ha affrontato per 9 anni anche con il supporto dei cittadini.
Attraverso l’acquisto nel 2013 delle spy-pen che video-fono registravano i servizi dei colleghi si voleva appunto arrivare a dotare le forze di polizia delle body cam in modo da sgomberare ogni dubbio su denunce che spesso ingiustamente accusano le forze dell'ordine con false denunce.
Fatti come quelli accaduti a Trieste al Ricreatorio Enrico Toti sono inaccettabili ed aggravati perchè commessi da una carica istituzionale: un consigliere comunale.
Solidarietà e vicinanza da parte del SAP agli operatori della Polizia Locale, all’Assessore Nicole Matteoni e alla dipendente comunale.
Siamo certi che le accuse di violenza, tortura, offese e minacce rivolte pubblicamente dal Consigliere Comunale Ugo Rossi nei confronti degli operatori della Polizia Locale sarebbero ancor maggiormente smentite se tutti gli operatori e gli uffici di polizia fossero dotati di telecamere.
In questo caso ci saranno più persone in grado di poter testimoniare su quanto accaduto, ma purtroppo non succede sempre così.
L’auspicio è che le bodycam vengano messe a disposizione ad ogni agente di tutte le forze di Polizia e per ogni tipo di servizio; così facendo si potranno definitivamente rendere del tutto vane le false quanto surreali accuse di violenze e tortura.
Siamo per la “Verità e Giustizia”!
E’ inaccettabile che persone per bene, in questo caso gli operatori della Polizia Locale di Trieste e nel recente passato i militari dell'Arma dei Carabinieri, si trovino sottoposte ad accuse così infamanti per giunta da chi dovrebbe essere un esempio per i cittadini.ù
TAMARO (SAP TRIESTE): IN DIRETTA A TRIESTE CAFE FA IL PUNTO SULLA QUESTIONE SICUREZZA
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Il Segretario Provinciale del SAP di Trieste, Lorenzo Tamaro, ospite in diretta a Trieste Cafe fa il punto sulla situazione sicurezza nella provincia triestina.
Il Sap ricevuto dal Prefetto di Trieste
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PIÙ “POLIZIOTTI” CHE “CONTROLLORI” DI GREENPASS
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I tristi quanto gravi accadimenti di questi primi giorni dell'anno a Trieste, mettono in grande risalto quanto sia urgente e necessario un'operazione di rafforzamento delle forze dell’ordine.
Accadimenti questi, che per la loro gravità, debbono seriamente porre delle riflessioni su quanto stia succedendo sul piano sociale e quali siano le contromisure da prendere per arginare violenza e degrado.
In attesa di trovare motivazioni e soluzioni sotto questo profilo, è davvero urgente avere le forze dell'ordine in grado di poter fronteggiare al meglio quanto sta accadendo.
Oggi, l’ammanco solo nella Polizia di Stato in ambito nazionale supera le 10mila unità e la situazione di questi tempi che riguarda i fatti delittuosi, l’immigrazione clandestina e l'ordine pubblico hanno messo a duro sollecito gli operatori di Polizia in servizio ormai oggi troppo pochi e troppo vecchi.
E’ prioritario che si ragioni su maggiori e rapide assunzioni di nuovi agenti delle forze dell'ordine con il doppio scopo di aumentare gli organici e soprattutto ringiovanire ed abbassare un'età media che attualmente è troppo elevata per questo tipo di professione.
Oggi le forze a disposizione sono poche e spesso vengono utilizzate nei servizi dedicati ai controlli dei greenpass, sottraendole al loro compito più prettamente di “Polizia” come appunto prevenzione e repressione di reati, soccorso ed ordine pubblico.