ROTTA BALCANICA, TAMARO (SAP TRIESTE): MANCA IL PERSONALE E STRUTTURE IDONEE, NECESSARI ACCORDI CON SLOVENIA E CROAZIA
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Il Segretario provinciale del SAP di Trieste, Lorenzo Tamaro, è intervenuto ai microfoni di TG Telefriuli: «Attenzione cresciuta sul tema dell’immigrazione dopo il consiglio dei ministri, da tempo noi del Sap rivendichiamo come la rotta balcanica sia una alternativa a quella via mare e i numeri sono cresciuti in maniera notevole in particolare in questi mesi aumentando la preoccupazione per l’estate. Mancano personale e strutture e servono poi accordi con Slovenia e Croazia per i rimpatri. Rispetto al passato però, finalmente, c’è attenzione sul tema».
ROTTA BALCANICA, TAMARO (SAP) DA DEL DEBBIO A “DRITTO E ROVESCIO”
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Nella puntata del 9 marzo 2023 di “Dritto e Rovescio” condotta da Paolo Del Debbio su Rete4 è intervenuto il Segretario Provinciale del SAP Trieste Lorenzo TAMARO sulle criticità denunciate, più e più volte, da chi si trova a lavorare quotidianamente sulla cosiddetta “Rotta Balcanica”. Il Segretario denuncia la carenza di posti nei centri di accoglienza, anche a causa dei numerosi arrivi registrati nel 2022 (indicati in tredicimila unità), che fanno sì, che le persone purtroppo non trovino altro riparo se non quello della strada. “Quello che preoccupa fortemente è che, oltre ad esserci stato un incremento di quasi il doppio rispetto all’anno precedente, c’è un fortissimo incremento in questi mesi invernali in cui di solito c’è una forte flessione (negli arrivi NDR)” chiosa ancora TAMARO “è la prova” questa “che nei prossimi mesi potremmo attenderci dei flussi molto importanti.“
OPICINA (TS): I TRISTI PRONOSTICI DEL SAP DEL 2015 SI SONO AVVERATI, ORA BISOGNA GIRARE PAGINA
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Il Segretario provinciale del SAP di Trieste, Lorenzo Tamaro, invitato all’incontro pubblico con i cittadini di Opicina (TS) è intervenuto per esprimere la propria posizione sul tema sicurezza dopo alcuni episodi di criminalità che si sono verificati sull’altipiano. Il SAP ha evidenziato quanto veritiere erano le preoccupazioni degli scorsi anni che avevano spinto la nostra organizzazione sindacale a denunciare pubblicamente la grave carenza di organico che nel corso degli anni è aumentata in modo esponenziale, non solo a livello nazionale ma anche sul nostro territorio. Il Commissariato di Polizia di Opicina, ad esempio, nel 2003 aveva un organico di 33 operatori di Polizia, organico che permetteva le normali funzionalità previste. Poi, nel 2015 solamente 15 poliziotti e nel 2017 addirittura 12. A queste condizioni non si poteva più garantire la “volante”, che un tempo operava durante tutte le 24 ore. Oggi l’organico è salito a 19 unità, ma per ritornare alla funzionalità di un tempo è chiaro che serva ancora un potenziamento. Siamo favorevoli alla “sicurezza integrata”, sicuramente l’ausilio di telecamere e ogni mezzo informatico e tecnologico sono utili se non indispensabili ad aumentare il controllo ed aiutare le forze dell’ordine a proteggere la gente onesta. È evidente però che accanto alla tecnologia siano essenziali le risorse umane. Ribadiamo il fatto che su scala nazionale, come a Trieste e ad Opicina, l’emergenza ora è la carenza di organico che si corregge solamente con un incremento nel breve termine di un numero considerevole di nuovi e giovani agenti, in considerazione del fatto che entro il 2030 l’ammanco solo nella Polizia di Stato sarà di circa 40 mila unità, rispetto alle piante organiche previste. Il depauperamento delle forze di Polizia è sinonimo di arretramento di quella sicurezza che tanto viene invocata da tutti, anche ad Opicina.
ROTTA BALCANICA, TAMARO (SAP TRIESTE): IL SAP RICEVUTO DALL’ASSESSORE REGIONALE
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Il Segretario Provinciale del SAP Lorenzo Tamaro è stato ricevuto dall’Assessore Regionale con delega alla Sicurezza Pierpaolo Roberti. Il Segretario prendendo spunto dai dati forniti dal Prefetto di Trieste sulla cosiddetta “Rotta Balcanica”, ha evidenziato quanto erano fondate e preoccupanti le denunce della nostra organizzazione sindacale su tale tematica. Il SAP ha espresso all’Assessore tutta la propria preoccupazione per i prossimi mesi, quando la bella stagione di fatto favorirà l’arrivo di un numero ben più elevato di migranti che utilizzano la “Rotta Balcanica” per raggiungere illegalmente l’Italia. Il Segretario Provinciale ha poi voluto rimarcare che una situazione simile non è gestibile dall’attuale organico della Polizia di Frontiera, del tutto inadeguato a poter gestire così tante persone in arrivo e che di per sé è già deficitario di circa il 20% per il lavoro ordinario, quello di retro-valico. Inoltre, le strutture attualmente utilizzate dalla Polizia di Frontiera di Trieste, in particolare quella di Fernetti, sono del tutto inadeguate sia in termini di sicurezza che di capienza per poter ospitare e gestire così tante persone. Anche l’Ufficio Immigrazione, dopo aver perso lo scorso dicembre gli impiegati interinali, registra ulteriori difficoltà per la “pressione” della “Rotta Balcanica”. È necessario ed auspicabile che si provveda ad ottenere spazi adeguati e un numero maggiore di operatori della Polizia di Frontiera e dell’ufficio Immigrazione in modo da trovarsi preparati a gestire una più che probabile ondata di arrivi nei prossimi mesi. Il SAP, sull’eventuale creazione di un Hub per gli “arrivi”, non ha espresso contrarietà a patto che venga previsto un luogo riservato a questo scopo e soprattutto non venga utilizzato per questo compito il personale territoriale, ma rinforzi dedicati suppletivi.
POLIZIA NEGLI OSPEDALI, TAMARO (SAP TRIESTE): PIÙ ORGANICO SIGNIFICA PIÙ SICUREZZA
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Nella conferenza stampa congiunta con la Fials del 30 settembre u.s., il SAP era intervenuto per rivendicare più sicurezza per i lavoratori della sanità e gli agenti di polizia, entrambe professioni colpite da gravi carenze di organico. Un tempo c’era un presidio fisso di Polizia sia all’ospedale di Cattinara che al Maggiore. Poi solo due operatori a Cattinara per due turni da coprire, nessuno durante le ore serali e notturne e nessuno mai al Maggiore. Da anni tutti chiedono di essere tutelati dai criminali, ma se nemmeno noi abbiamo gli uomini e gli strumenti necessari per garantire anche la nostra sicurezza, figuriamoci cosa possiamo fare per gli altri. Sono anni che chiediamo telecamere, body cam, taser ed equipaggiamenti, ma soprattutto oggi il problema primario è la gravissima carenza di organico. Si chiede alle Forze dell’Ordine uno sforzo maggiore quando le stesse lamentano una carenza di organico che nel 2030, se non ci sarà un massiccio arruolamento, porterà ad un ammanco solo nella Polizia di Stato di circa 40mila unità. Risultato frutto di scelte scellerate e sbagliate degli anni passati. L’intenzione da parte del Questore di Trieste, di rafforzare con due unità per poter garantire la copertura sia delle ore mattutine che pomeridiane, del presidio di Polizia presso il nosocomio di Cattinara, non può che trovare il favore da parte del SAP. Siamo altrettanto consapevoli che è solo un piccolo passo e che le risorse date da una parte, sono le stesse sottratte da un’altra e che le categorie di lavoratori vittime di aggressioni sono anche altre. E proprio per questo che è urgente sanare le carenze accumulate in questi anni da parte delle Forze dell’Ordine.