GLI AUGURI DEL SAP AL SINDACO DIPIAZZA
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Il SAP Trieste, rappresentato dal suo Segretario Provinciale Lorenzo TAMARO e dal Segretario Provinciale Aggiunto Simon CARFI hanno portato gli auguri di buon Natale e anno nuovo al Sindaco Roberto DIPIAZZA.
Un momento ormai divenuto tradizionale quello dello scambio di auguri tra i rappresentanti del SAP ed il primo cittadino di Trieste.
Durante l’incontro è stato posto l’accento su alcune problematiche inerenti la sicurezza del capoluogo regionale e le condizioni lavorative in cui versano i poliziotti di Trieste.
E’ stata l’occasione per omaggiare il Sindaco Dipiazza del calendario storico del SAP e quello della Segreteria provinciale di Trieste.
Al termine dell’incontro, il Sindaco di Trieste DIPIAZZA ha ancora una volta mostrato la sua sincera vicinanza a tutti gli operatori di Polizia, ringraziandoli per il grande lavoro svolto quotidianamente e soprattutto in periodi così problematici come quelli attuali.
MERAN DAL CARCERE ALLA REMS, TAMARO (SAP TRIESTE): RISCHIO CHE ACCADA QUALCOSA, SIAMO PREOCCUPATI
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L’avvio dell’iter per trasferire Alejandro Meran dal carcere di Verona alla Rems di Aurisina preoccupa molto, a denunciarlo è il Segretario provinciale del SAP di Trieste, Lorenzo Tamaro, che fa scattare un campanello d’allarme sui rischi che l’azione potrebbe generare: «La nostra posizione sulla sentenza di assoluzione è nota e da tempo sosteniamo che il sistema vada totalmente rivisto. C’è bisogno di una seria riflessione sulla giustizia. Lì dentro le persone saranno trattate da professionisti sanitari su cui non nutriamo alcun dubbio. Speriamo solo che la struttura possieda i requisiti per garantire la sicurezza sia degli operatori che della cittadinanza. La perizia collegiale fotografava con precisione la freddezza messa in atto da Meran quel 4 ottobre di tre anni fa. In quell’occasione il dominicano aveva pianificato la sua fuga con lucidità, così come la sua resa una volta circondato dai colleghi. Come Sap comprendiamo bene le difficoltà che questo caso porta con sé, ma siamo preoccupati per ciò che può accadere. Inoltre, la decisione di trasferirlo nella Rems di Aurisina rappresenta l’ennesimo colpo al cuore per i famigliari e per i cittadini di Trieste. Siamo speranzosi che la rivisitazione del processo metta il caso sui binari giusti e possa cambiare il corso della giustizia».
ROTTA BALCANICA, LA DENUNCIA DEL SAP SU RETE4: CARENZA DI ORGANICO E LOGISTICA INADEGUATA
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Dall’Afganistan passando per Turchia, la Bosnia, la Slovenia per poi giungere in Italia: è la cosiddetta Rotta Balcanica, una sorta di “Lampedusa terrestre” nella quale si registrano una media di 200 arrivi al giorno. Per contrastare il fenomeno dell’ingresso irregolare nel nostro Paese, le forze messe in campo non bastano. La denuncia, trasmessa su Rete4, è del Segretario Provinciale SAP di Trieste Lorenzo Tamaro. Le pattuglie miste solo in parte hanno attenuato un problema che permane in tutta la sua gravità; vi è una carenza di organico e una logistica inadeguata che non permettono di affrontare la situazione come andrebbe fatto. Solo nello scorso mese di ottobre sono stati oltre 1900 gli immigrati irregolari rintracciati, molti di più rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Manca ancora una piena consapevolezza della questione. Per molti, come del resto accade in altre parti, questo è diventato un vero e proprio business. Sono i cosiddetti passeurs che offrono, in cambio di somme di denaro, la possibilità di far passare il confine clandestinamente. Serve per questo una visione più ampia della questione al fine di mettere in campo le risorse adeguate. Di seguito è disponibile il servizio andato in onda durante la trasmissione Diario del Giorno condotta da Giuseppe Brindisi.
LORENZO TAMARO A LA VERITA’: ROTTA BALCANICA AL COLLASSO
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Lorenzo Tamaro segretario provinciale di Trieste, rimarca l’insostenibilità della situazione al confine sulla rotta giuliana. Non essendo Paese di primo ingresso, la situazione diventa ancor più ingestibile, perché i flussi degli arrivi oltre ad essere fuori controllo sono difficilmente rintracciabili. Numeri su cui risulta quasi impossibile dare risposte. Difatti la mole di lavoro e la carenza di personale stanno mettendo a dura prova la situazione sicurezza delle nostre frontiere giuliane.
Dice Tamaro: «Questa situazione non può essere scaricata sulla polizia che oltretutto lavora in forte carenza di organico e logistica inadeguata. Non abbiamo neanche delle norme adeguate e incisive come lo sono state quelle sulle riammissioni in Slovenia».
LORENZO TAMARO (SAP TRIESTE) E CLAUDIO GIACOMELLI (SEGRETARIO PROVINCIALE FDI): VOGLIAMO UNA CITTÀ SICURA. IL RESTO E’ DEMAGOGIA
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Trieste è sempre più invasa da migranti che occupano ogni angolo della città bivaccando anche nella centrale Piazza della Libertà trasformata oramai in un accampamento di migranti a chiaro danno della cittadinanza che vede sempre più a rischio questioni fondamentali come sicurezza e civile convivenza. Al grido di allarme lanciato dal Segretario Provinciale del SAP di Trieste, Lorenzo Tamaro, hanno fatto seguito le parole del Segretario Provinciale di Fratelli d’Italia, Claudio Giacomelli, che ha rimarcato la gravità della questione: «Siamo lontani mille miglia del mondo che immagina Gianfranco Schiavone – sottolinea Giacomelli – Tamaro ha fatto bene a richiamare l’attenzione delle istituzioni sul fenomeno ormai dilagante dell’immigrazione clandestina che arriva in città dalla rotta balcanica. La città che noi vogliamo non comprende Piazza della Libertà trasformata in un accampamento di disperati bisognosi di tutto, con buona pace del signore Schiavone, che incassa ingenti fondi statali per la gestione degli immigrati, la nostra città non può nemmeno diventare terreno di scontro di bande di soggetti che si azzuffano e si accoltellano per il controllo del territorio e delle zone di spaccio».