TRASFERIMENTO MERAN A REMS AURISINA, TAMARO (SAP TRIESTE): SCELTA INOPPORTUNA E IRRESPONSABILE
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Nei giorni scorsi è stata valutata la possibilità di trasferire Alejandro Stephan Meran, l’uomo che il 4 ottobre 2019 in Questura a Trieste uccise gli agenti Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, presso la Rems di Aurisina (TS).
Il Segretario provinciale del SAP di Trieste Lorenzo Tamaro, con un comunicato, ha voluto esprime le proprie considerazione per questa inopportuna e irresponsabile scelta: «Non c’è voglia di vendetta, lo abbiamo ribadito in ogni sede, ma c’è la necessità di una “Giustizia” vera per la credibilità di tutto il sistema ed è avvilente pensare ad una giustizia che assolve un pluriomicida. Ora, quanto paventato in questi giorni, il possibile trasferimento del pluriomicida, assolto nei vari gradi di giudizio, è del tutto inopportuno! Una decisione, quella del trasferimento presso la Rems di Aurisina di chi con lucida ed estrema efferatezza ha ucciso Rotta e Demenego nella “casa dei poliziotti”, che forse tiene in considerazione le volontà di chi ha commesso questi terribili delitti, ma non tiene conto delle vittime e della sensibilità di un’intera comunità. Ribadiamo ancora una volta che vogliamo una giustizia a cui credere ancora”, e il trasferimento dell’omicida ad Aurisina renderebbe sicuramente tutto più difficile».
UFFICIO IMMIGRAZIONE, TAMARO (SAP TRIESTE): URGENTI NUOVI AMBIENTI CHE RISPETTINO PARAMETRI DI SICUREZZA
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La questione della nuova sede dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Trieste è un tema di attualità che sta coinvolgendo le autorità locali e tutta la cittadinanza. Si stanno valutando le diverse sedi disponibili per verificare tutti gli aspetti logistici.
Il Segretario provinciale del SAP di Trieste Lorenzo Tamaro è intervenuto sulla vicenda: «La tragedia degli agenti Pierluigi Rotta e Matteo Demenego aveva messo in evidenza molte criticità della struttura in termini di sicurezza, risolte solamente in parte e nuovamente aumentate con il notevole flusso di utenti dell’Ufficio Immigrazione. La necessità di nuovi ambienti che rispettino parametri di sicurezza e quindi in posizione diversa da quella attuale, è quanto mai urgente e inderogabile».
PIÙ AGENTI NELLE STAZIONI FERROVIARIE E METRO, TAMARO (SAP TRIESTE): SERVE UN NUOVO PIANO DI ARRUOLAMENTO
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A seguito dell’annuncio del Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, sulla nuova direttiva per pattugliare quei luoghi in cui si registra una maggiore concentrazione di persone, come stazioni ferroviarie, metropolitane e centri commerciali, il Segretario provinciale del SAP di Trieste Lorenzo Tamaro è intervenuto però sulla carenza di organico che ormai da anni affligge la Polizia di Stato: «oggi è necessario che si predisponga un piano di arruolamento affinché vengano formati al più presto nuovi agenti al fine di poter colmare una carenza di organico che per noi costituisce una vera e propria emergenza e priorità».
CALO ARRIVI ROTTA BALCANICA, TAMARO (SAP TRIESTE) A TELE4: RISULTATO DELLA SOSPENSIONE DI SCHENGEN E DEL RAFFORZAMENTO DEI CONTROLLI
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Nell’ultimo anno lungo la ‘rotta balcanica’ si è registrato un drastico calo del flusso migratorio conseguente ai controlli più stringenti, determinati dalla sospensione del Trattato di Schengen e di un dispositivo di sicurezza messo in atto con un notevole rinforzo di uomini.
Il Segretario provinciale del SAP di Trieste, Lorenzo Tamaro, ne ha parlato durante l’approfondimento del telegiornale di Tele4 evidenziando: «Un maggiore controllo, come avviene oggi rispetto al passato, è un deterrente. I risultati non sono soltanto le persone meno rintracciate, ma anche gli arresti dei ‘passeur’ che sono in notevole aumento. Più controllo vuol dire dare un colpo alla criminalità organizzata che si occupa proprio della tratta di esseri umani».
Durante l’approfondimento si è discusso non solo delle condizioni di lavoro difficili per gli agenti di Polizia impegnati nel servizio, soprattutto per questioni logistiche in quanto molti agenti sono aggregati da altre province d’Italia; ma anche di carenza di organico e della recente approvazione dell’emendamento che prevede l’uso delle bodycam per gli appartenenti alle forze di Polizia durante le attività di servizio. Al riguardo il Segretario provinciale ha espresso soddisfazione poiché quella delle bodycam è una battaglia che il SAP porta avanti da tempo: «È una vittoria e avere la bodycam su tutte le divise è un’operazione di trasparenza e verità. Potremo filmare tutto ciò che accade durante un’azione di Polizia e difenderci dalle false accuse che spesso ci vengono mosse. Una battaglia che noi del SAP abbiamo iniziato nel 2013 con le spy pen. Sono passati ben 11 anni ma non ci siamo mai fermati e finalmente abbiamo raggiunto questo risultato».
ROTTA BALCANICA, TAMARO (SAP TRIESTE): AGENTI LASCIATI SOTTO IL SOLE E SENZA ACQUA
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Con l’avvento delle alte temperature, anche i controlli alla frontiera si fanno roventi. Le condizioni in cui i colleghi sono costretti a lavorare negli uffici di Polizia di frontiera al confine con la Slovenia sono a dir poco discutibili: in un container (per fortuna c’è l’aria condizionata) con bagno chimico all’esterno.
Il SAP, appena dopo la notizia della sospensione dell’Accordo Schengen, ha iniziato a chiedere un’adeguata logistica per gli agenti impegnati nei controlli di frontiera. Così non è stato. Il Segretario provinciale del SAP di Trieste, Lorenzo Tamaro, ne denuncia le condizioni lavorative:«Avevamo chiesto con largo anticipo e per tempo, in previsione dell’arrivo dell’estate, che venisse predisposta una copertura per garantire una zona d’ombra nelle aree adibite ai controlli di frontiera. Abbiamo aspettato fiduciosi, abbiamo più volte sollecitato, ma ora siamo a luglio e ancora non è stato installato nulla! Gli agenti impegnati a contrastare l’immigrazione clandestina della Rotta Balcanica invece sono stati abbandonati sotto il sole e senza l’approvvigionamento di acqua. Infatti non è stata nemmeno distribuita l’acqua che generalmente viene messa a disposizione a chi si trova a stazionare per delle ore in quelle situazioni climatiche. Siamo in piena estate! Queste condizioni in cui si trovano ad operare i poliziotti sono disumane e inaccettabili».