TAMARO (SAP TRIESTE) A TELE QUATTRO: LA CARENZA DI ORGANICO È UNA VERA EMERGENZA IN TUTTA ITALIA
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“Oggi sicuramente la vera emergenza è la mancanza di personale, di organico” ed è necessario “un ricambio generazionale, quindi, che ci siano più assunzioni di giovani”. Lo ha detto il Segretario provinciale del SAP di Trieste, Lorenzo Tamaro, intervistato da Tele Quattro. “Ovviamente i tempi stanno cambiando – ha ricordato Tamaro – e abbiamo bisogno di giovani che portino anche la loro mentalità al passo con i tempi. Va benissimo l’esperienza dei cosiddetti ‘vecchi'”, ma oggi servono anche i giovani.
Il problema della carenza di organico, ha precisato il Segretario provinciale, non riguarda solo la città di Trieste, ma ogni provincia d’Italia.
OMICIDIO ROTTA E DEMENEGO, TAMARO (SAP TRIESTE): 5 ANNI DOPO LA TRAGEDIA, POCO O NULLA È CAMBIATO
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Sono passati cinque anni da quel 4 ottobre 2019 in cui gli agenti della Polizia di Stato Pierluigi Rotta e Matteo Demenego in servizio presso la Questura di Trieste vennero brutalmente uccisi da Alejandro Augusto Meran, assolto in Cassazione lo scorso febbraio per vizio totale di mente.
Il Segretario provinciale del SAP di Trieste, Lorenzo Tamaro, ha espresso il suo rammarico per l’esito giudiziario della vicenda: «La Corte di Cassazione lo scorso febbraio, ha confermato l’assoluzione di Meran. Una sentenza che, oltre a non essere “compresa” da nessuno, non ha portato nemmeno alla discussione, se non appena accennata, sul fatto che la parola “assoluzione” nei confronti di un pluriomicida determina una falla nel sistema giustizia. La ferita è ancora aperta, profonda, difficile da poter sanare perché la sensazione è che dopo cinque anni da quel terribile pomeriggio del 4 ottobre 2019, poco o quasi nulla è cambiato. Una ferita, quella dell’uccisone di Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, che rischia di riacutizzarsi nuovamente nel caso il responsabile del duplice omicidio venisse trasferito dalla residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza di Santa Maria Calice al Cornoviglio, vicino a La Spezia a quella di Aurisina (TS).».
E ancora: «Quanto accaduto quel pomeriggio di ottobre ha messo in evidenza tante carenze, alcune solo in parte sanate che riguardano i nostri equipaggiamenti, le nostre strutture, mentre non si è mai discusso di poter cambiare, ovviamente in ambito normativo e quindi nella pratica con dei protocolli. Un fatto così tragico dovrebbe aver insegnato qualcosa, ma la percezione è che al di là delle lacrime non ci sia rimasto nulla».
TRIESTE 15ᵃ NELLA CLASSIFICA SULL’INDICE DELLA CRIMINALITÀ, TAMARO (SAP): NEL 2015 CI AVEVAMO VISTO GIUSTO
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A seguito della pubblicazione della classifica sull’indice delle criminalità redatta da ‘il Sole 24 ore’ che vede la città di Trieste posizionarsi al 15°posto su base nazionale, è intervenuto il Segretario provinciale del SAP, Lorenzo Tamaro sottolineando come nel 2015 durante il consiglio comunale straordinario su immigrazione e sicurezza il SAP, dopo aver illustrato le criticità sull’argomento, fu accusato di essere ‘surreale’ quando, invece, aveva visto giusto: «È un dato veramente negativo. Violenze sessuali, truffe e frodi informatiche, estorsioni, traffico di droga, rapine, sfruttamento della prostituzione: è lo specchio di quanto accade sulle nostre strade. Aggressioni sui bus, sui treni all’ospedale e ancora accoltellamenti, risse, baby gang ecc., sono realtà con le quali le forze dell’ordine, oggi poche e vecchie, sono chiamate a fare i conti non solo a Trieste, ma in tutte le città d’Italia. Oggi viviamo gli effetti di politiche spesso ideologiche, responsabili di un miope e colpevole permissivismo nei confronti di una criminalità alimentata soprattutto da un’immigrazione clandestina, indiscriminata e fuorilegge. Il 19 ottobre 2015, durante il consiglio comunale straordinario su immigrazione e sicurezza, il Sap, dopo aver illustrato le criticità sull’argomento, fu accusato di essere “surreale” quando, invece, aveva visto giusto. La stragrande maggioranza dei reati oggi vengono commessi da stranieri, spesso irregolari e le percentuali, elevate, di stranieri che costituiscono la popolazione carceraria sono più che eloquenti».
Infine conclude Tamaro: «Serve sburocratizzare e snellire gli atti e i controlli di polizia in modo da velocizzare la loro azione. Spesso si sente parlare di “sicurezza percepita”, ma i cittadini chiedono quella reale e per ottenere ciò serve che chi delinque, dopo esser stato assicurato alla giustizia, sconti la pena prevista dalla legge».
ALLARME SICUREZZA, TAMARO (SAP TRIESTE): SONO ANNI CHE DICIAMO COSA SERVE ALLE FORZE DELL’ORDINE
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Dopo l’allarme sicurezza emerso a Trieste a causa dell’aumento della criminalità, il Segretario provinciale del Sap Lorenzo Tamaro torna alla carica rimarcando come da anni vengano lanciati appelli su cosa serva alle forze dell’ordine per lavorare al meglio.
«Servono forze nuove, servono giovani dove c’è carenza di organico, servono delle norme che siano efficaci per agevolare i compiti di polizia e serve anche uno snellimento delle pratiche cosicché la polizia possa essere più efficiente. Trieste è una realtà come tante altre in Italia, già nel 2015 denunciavamo le problematiche delle forze dell’ordine e quindi la carenza di organico e le norme poco incisive sul discorso sicurezza» queste le parole di Segretario del SAP.
TRASFERIMENTO MERAN A REMS AURISINA, TAMARO (SAP TRIESTE): SCELTA INOPPORTUNA E IRRESPONSABILE
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Nei giorni scorsi è stata valutata la possibilità di trasferire Alejandro Stephan Meran, l’uomo che il 4 ottobre 2019 in Questura a Trieste uccise gli agenti Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, presso la Rems di Aurisina (TS).
Il Segretario provinciale del SAP di Trieste Lorenzo Tamaro, con un comunicato, ha voluto esprime le proprie considerazione per questa inopportuna e irresponsabile scelta: «Non c’è voglia di vendetta, lo abbiamo ribadito in ogni sede, ma c’è la necessità di una “Giustizia” vera per la credibilità di tutto il sistema ed è avvilente pensare ad una giustizia che assolve un pluriomicida. Ora, quanto paventato in questi giorni, il possibile trasferimento del pluriomicida, assolto nei vari gradi di giudizio, è del tutto inopportuno! Una decisione, quella del trasferimento presso la Rems di Aurisina di chi con lucida ed estrema efferatezza ha ucciso Rotta e Demenego nella “casa dei poliziotti”, che forse tiene in considerazione le volontà di chi ha commesso questi terribili delitti, ma non tiene conto delle vittime e della sensibilità di un’intera comunità. Ribadiamo ancora una volta che vogliamo una giustizia a cui credere ancora”, e il trasferimento dell’omicida ad Aurisina renderebbe sicuramente tutto più difficile».