FLUSSO MIGRANTI, TAMARO (SAP TRIESTE): LA “ROTTA BALCANICA” È VIVA E IN INCREMENTO
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Non si arresta il massiccio flusso di migranti lungo il confine con la Slovenia, in prevalenza nella zona della Val Rosandra. Negli ultimi giorni sono stati rintracciati più di un centinaio di stranieri, tra cui una ventina di minori non accompagnati. Il Segretario provinciale del SAP di Trieste, Lorenzo Tamaro, si è espresso manifestando le criticità che sono presenti ormai da tempo in quel territorio: «I rintracci di questi giorni stanno a dimostrare che la “Rotta Balcanica” è viva ed in continuo incremento. Le difficoltà di collocamento dei nuovi arrivati vanno di pari passo con quelle delle forze di Polizia, aventi organici carenti ed una logistica del tutto inadeguata per affrontare un fenomeno di tali dimensioni. Il problema deve essere affrontato in tutti i suoi aspetti, anche quello relativo agli operatori di Polizia, impegnati quotidianamente in prima linea sulla questione».
IL SEGRETARIO DI TRIESTE LORENZO TAMARO RICEVUTO DALL’ASSESSORE COMUNALE DE GAVARDO
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Il Segretario Provinciale del SAP di Trieste Lorenzo Tamaro è stato ricevuto dall’Assessore Comunale con delega alle politiche della sicurezza cittadina Caterina De Gavardo. Durante l’incontro sono stati affrontati molti argomenti riguardanti la sicurezza del capoluogo giuliano e le condizioni di lavoro degli operatori di Polizia chiamati a svolgere le loro funzioni su questo territorio. Il Segretario ha voluto rimarcare la carenza logistica nella gestione di dell’emergenza della Rotta Balcanica, in particolare nella struttura della Sottosezione Polizia di Frontiera Fernetti dove si svolgono le pratiche di identificazione dei migrante e auspica che si dia presto inizio ai lavori per i nuovi uffici. Inoltre Tamaro ha voluto porre l’attenzione sulla Scuola Allievi Agenti di Trieste, che oltre ad essere un patrimonio storico, è sicuramente una risorsa anche per la città. Infine da parte del SAP è stata data all’Assessore la massima disponibilità a collaborare e organizzare anche con le Amministrazioni locali eventuali iniziative per migliorare la qualità della sicurezza della città e le condizioni lavorative degli operatori di Polizia.
TAMARO (SAP TRIESTE): ” LA SICUREZZA È NON UN COSTO, SERVE UN INVESTIMENTO DI CIVILTÀ
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A dichiararlo è il segretario provinciale del Sindacato autonomo di polizia, Lorenzo Tamaro. Su criminalità crescente e immigrazione proveniente dalla rotta balcanica, il Sap chiede un “rafforzamento delle misure di sicurezza”. Sul territorio nazionale mancano 10 mila poliziotti. “Anche a Trieste la carenza si fa sentire”
TRIESTE – “Violenza in via Bonomo, guerriglia notturna in piazza Perugino, pestaggi, spaccio di sostanze stupefacenti, aggressioni in Piazza Goldoni: questi sono solo alcuni esempi dei fatti di cronaca che accadono in alcune zone centrali della città di Trieste e per i quali crediamo ci sia bisogno di rafforzare, con una presenza fissa, le misure di sicurezza”. Il capoluogo giuliano non è più “un’oasi felice” sul piano della criminalità, ma secondo Lorenzo Tamaro del Sindacato autonomo di polizia, il tema affonda le radici anche in alcuni cortocircuiti del sistema.
Certezza della pena
“Da una parte – così il segretario provinciale – c’è il senso di impunità che regna sovrano, dall’altra c’è il problema della carenza di organico, a causa dei tagli effettuati dall’ex ministro Madia con la cosiddetta ‘spending review'”. In tutto questo, rimarca Tamaro, c’è la necessità crescente, anche tra la popolazione, che vi sia “certezza della pena e sanzioni effettive ed immediate”. Il Viminale ha redatto da tempo “un piano di assunzioni straordinarie”, anche se “tra la selezione e la formazione dei neo agenti è indispensabile del tempo”.
La carenza in tutto il corpo di polizia
Sul fronte nazionale la polizia di Stato necessità di almeno 10 mila unità. “La carenza si fa sentire in maniera forte anche a Trieste – ricorda il segretario del Sap -, con la città che si trova ad affrontare anche l’immigrazione clandestina proveniente dalla rotta balcanica, senza ricevere un minimo rafforzamento. Senza organici adeguati è difficile un lavoro di prevenzione di carattere generale. La sicurezza – conclude Tamaro – non è un servizio che si improvvisa, bensì va programmato e mantenuto nel tempo: non può essere considerato un costo, ma deve essere un investimento di civiltà”.
EMERGENZA ROTTA BALCANICA, TAMARO (SAP TRIESTE): PROBLEMA EUROPEO, SERVONO SPAZI, MEZZI, UOMINI E NORMATIVE
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Il Segretario provinciale del SAP di Trieste, Lorenzo Tamaro, è intervenuto gran voce per denunciare le gravi criticità riguardanti la Rotta Balcanica: «I dati dicono che la Rotta Balcanica, al pari di quella Mediterranea è in costantecrescita e malgrado ciò ci ritroviamo a dover ancora una volta rimarcare l’irrisolta gravissima situazione logistica, quella dei mezzi e degli organici della Polizia di Frontiera chiamata in prima linea ad affrontare un fenomeno che obiettivamente è stato “dimenticato” dai precedenti esecutivi, mentre le interlocuzioni iniziate nei mesi scorsi dall’attuale Governo sono sicuramente da apprezzare. È chiaro anche che la soluzione del problema non è imputabile alle amministrazioni locali, regionali e nazionali, perché è un problema prettamente Europeo e deve essere affrontato in quella sede in forma collegiale. In attesa che ciò avvenga, il SAP nei giorni scorsi in una riunione con la propria Amministrazione ha però voluto sottolineare che malgrado gli sforzi pregevoli messi in atto, la situazione attuale della Polizia di Frontiera di Trieste non può soddisfare quelle che sono le necessità attuali e le soluzioni non sono più prorogabili. Nel corso degli ultimi anni si sono conseguiti dei miglioramenti sulla parte logistica, si è passato dal nulla alle tende dell’Esercito, ai moduli abitativi posati per poter svolgere perlomeno in un ambiente protetto dalle intemperie, le operazioni di identificazione dei migranti che entrano illegalmente in Italia.
SONO PASSATI 31 ANNI: IL SAP RICORDA LA STRAGE DI VIA D’AMELIO
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Il SAP anche quest’anno, 31 anni dopo, ricorda gli eroi di via D’Amelio, caduti per mano della mafia e dei suoi vili assassini.
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